Taglio dei tassi BCE di settembre 2024: cosa significa per i prestiti e mutui
La recente decisione della Banca Centrale Europea (BCE) di ridurre i tassi di interesse di 25 punti base ha destato grande attenzione nel mercato finanziario europeo. Questo cambiamento, che rientra nelle politiche economiche adottate per contrastare la lenta crescita e le pressioni inflazionistiche, avrà effetti diretti e significativi su mutui e prestiti, sia per le famiglie che per le imprese. In particolare, chi ha un mutuo a tasso variabile potrebbe beneficiare di una riduzione delle rate nei prossimi mesi. L’obiettivo della BCE è stimolare la domanda interna, facilitando l’accesso al credito e incentivando gli investimenti.
Effetti sui tassi di interesse
Dopo la riunione del 12 settembre 2024, la BCE ha deciso di ridurre il tasso di riferimento sui depositi overnight dal 3,75% al 3,5%. Questo valore influenza direttamente i costi per le banche nel prendere in prestito denaro dalla Banca Centrale, e ha un effetto a cascata sui tassi applicati ai prestiti al consumo e ai mutui.
Per i mutui a tasso variabile, la riduzione dei tassi comporta un immediato vantaggio per i titolari di mutui già esistenti. Secondo alcune stime, le rate potrebbero ridursi di circa 18 euro al mese per mutui di media entità, con un potenziale risparmio fino a 85 euro al mese entro giugno 2025
Chi ha invece un mutuo a tasso fisso non beneficerà direttamente di questo taglio, a meno che non decida di rinegoziare il proprio contratto.
Impatto sui prestiti al consumo
Anche i prestiti al consumo subiranno una riduzione dei tassi, rendendo più conveniente finanziare acquisti di beni durevoli come automobili ed elettrodomestici. Attualmente, il tasso medio sui prestiti al consumo è sceso all’8,58%, rispetto ai picchi superiori al 14% registrati nel 2023
Questo abbassamento dei tassi favorirà soprattutto chi intende accedere a finanziamenti per acquisti importanti o per consolidare debiti preesistenti.
Un prestito di 25.000 euro per l’acquisto di un’automobile, ad esempio, comporterà un risparmio di circa 11.000 euro in termini di interessi totali rispetto ai tassi praticati solo un anno fa. Allo stesso modo, piccoli finanziamenti come quelli per elettrodomestici o beni di consumo di valore inferiore vedranno una riduzione significativa dei costi.
La strategia della BCE e le previsioni economiche
La decisione di ridurre i tassi fa parte di una più ampia strategia di stimolo economico adottata dalla BCE per riportare l’inflazione ai livelli target del 2%. Christine Lagarde, presidente della BCE, ha sottolineato l’importanza di mantenere una politica monetaria flessibile e pronta a reagire ai cambiamenti del contesto economico globale. La guerra in Ucraina, le tensioni commerciali internazionali e una domanda di esportazioni più debole stanno influenzando negativamente la crescita dell’Eurozona.
Le previsioni indicano che l’inflazione rimarrà superiore al 2% per il 2024, ma si prevede una discesa progressiva nel 2025 e 2026. Tuttavia, l’andamento dell’inflazione interna, legata all’aumento dei salari e dei prezzi dei servizi, potrebbe rappresentare una sfida per le prossime mosse della BCE.
Conclusione
Il taglio dei tassi di settembre 2024 rappresenta un’importante opportunità per chi ha in programma di acquistare una casa o effettuare grandi acquisti tramite prestiti
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