Prestiti personali

Prestiti personali, cosa sono?

Il prestiti personali sono un prodotto definito di consumo per ottenere il finanziamento di una somma ad un tasso d’interesse che deve essere rimborsata con pagamento rateale di una determinata durata.

I prestiti personali appartengono ad un sistema ormai generalizzato e tutti li usano per acquistare ratealmente qualsiasi prodotto.

Il prestito Personale in genere non è finalizzato e non deve obbligatoriamente essere utilizzato per acquistare un bene o un servizio specifico, ma ultimamente sia le Banche che le Finanziarie si stanno sempre più orientando a conoscere i motivi e ad entrare in possesso dei giustificativi di spesa per la erogazione del prestito medesimo.

E’ Finalizzato invece il prestito legato all’acquisto di un bene.

Prestiti personali: il contratto

Il Contratto per il prestito personale considera legalmente le due figure principali: la Banca/Istituto che finanzia e il Richiedente (il Cliente), al quale si andrà ad aggiungere, quando il caso lo richiede, il Garante. Quando la richiesta del prestito sarà deliberata la somma andrà erogata direttamente nel conto in banca del Cliente/Richiedente. Il Contratto deve contenere:

  • Il n. del contratto
  • La data di stipula
  • l’importo erogato
  • la forma del prestito

Il numero e l’importo delle rate (con indicata la data entro la quale va pagata ciascuna rata) il tasso di interesse: il TAN, il TEG e il TAEG ( tasso annuo effettivo globale) i costi e le provvigioni le eventuali garanzie necessarie gli interessi di mora l’assicurazione sul prestito la penale in caso di estinzione anticipata. Istituti eroganti il prestito Personale Tutte le Banche e gli Istituti Finanziari autorizzati dalla Banca d’Italia E’ Finalizzato invece il prestito legato all’acquisto di un bene.

Le garanzie per ottenere i prestiti personali

Ci sono casi in cui al Richiedente un prestito Personale o Finalizzato viene richiesto, da parte dell’Istituto al quale ci si è rivolti per ottenere il finanziamento, a Garanzia del prestito stesso, il nome di un Garante/Fideiussore.

I motivi di questa richiesta possono essere molteplici: età, attività, tipo di contratto di lavoro, residenza, cassa integrazione, stipendio, da quanto è in Italia regolare, se è la prima volta che richiede un finanziamento, ecc. .
La figura del Garante deve avere determinate e precise caratteristiche: deve essere un famigliare convivente, non deve avere segnalazioni negative bancarie e deve essere in possesso dei requisiti tipici del richiedente il finanziamento. Se sarà riconosciuto idoneo firmerà il contratto come “GARANTE” del finanziamento.
Va segnalato che in passato, oggi molto meno, questo termine è stato usato ed abusato in mille modi, illudendo le persone che non era importante quella firma e che si sarebbero liberate presto. Ma così non è stato per molti, tantissimi casi, infatti:
“il Garante è a tutti gli effetti il coobbligato in solido del finanziamento e se le rate non saranno pagate regolarmente dal richiedente egli stesso sarà tenuto a farlo direttamente. Altrimenti sarà segnalato come cattivo pagatore e non potrà essere finanziato per esigenze sue personali.”

Sono molto rari invece i casi in cui l’Istituto Finanziatore richiede come Garanzia l’emissione da parte del Richiedente di una Cambiale a copertura del capitale erogato.

Condizioni dei prestiti personali

Le valutazioni finanziarie tengono in conto non solo elementi economici, ma in particolare aspetti sociali che definiscono meglio la figura del Richiedente il prestito personale. I criteri ai quali le Banche o gli Istituti finanziari si attengono sono:

  • Storicità Finanziaria: riguarda la sua gestione economica, se ha fatto prestiti, se è stato bravo e corretto nei pagamenti, se il rapporto con il conto corrente è fluido e movimentato.
  • Nazionalità: se è Italiano segue un iter facilitato, se è straniero viene valutata la provenienza e soprattutto da quanto è in Italia regolare e se è in regola con il Permesso di soggiorno.
  • Impegni economici in corso, Affidabilità creditizia: viene considerata la sua situazione attuale e la gestione se è corretta e rispetta gli impegni presi con regolarità. E’ utile nella valutazione per nuovi impegni economici o per eventuali consolidi del prestito. Verifica della Centrale dei rischi.
  • Stato famiglia: se coniugato con chi a carico, quanti figli, se è in affitto ecc.
  • Residenza: se è stabile è un buon indice se continua a cambiare residenza è motivo di rifiuto.
  • Reddito: le richieste di prestiti personali vengono accettate o meno in base al reddito e al contratto di lavoro, se è a tempo determinato viene rifiutato o richiesto il Garante.

Importo richiedibile

Di norma si possono chiedere prestiti personali da un minimo di € 2.000 ad un massimo di € 50.000. In casi particolari si possono richiedere somme molto più elevate, ma in questo caso servono Garanzie particolari, come Beni immobili e/o titoli al portatore. La durata del finanziamento massima è di 120 mesi.

Restituzione

Il rimborso dei prestiti personali è rateale con prelievo automatico su conto corrente, in alcuni casi, ormai sempre più rari, si paga con bollettino postale.

Se una rata non viene pagata:
nel caso di mancato pagamento di una rata dei prestiti personali in corso si verifica il caso di inadempienza verso l’Istituto finanziatore, con i seguenti rischi:

  • la somma non pagata viene maggiorata con l’applicazione di una mora
  • il proprio nominativo viene inserito nella lista dei cattivi pagatori e segnalato agli enti di tutela del credito, i quali provvederanno a condividere tutte le informazioni con tutto il sistema bancario e finanziario. Questo causerà il peggioramento della propria situazione creditizia così che in futuro sarà più difficile ottenere nuovi prestiti personali. Anche per il solo mancato pagamento di una rata, l’Istituto finanziatore potrà unilateralmente risolvere il contratto sui prestiti personali.

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