Guida alla cessione del quinto

GUIDA ALLA CESSIONE DEL QUINTO

Legge 180/50 e successive modifiche

SOMMARIO

  1. COS’E’ LA CESSIONE DEL QUINTO
  2. PRO E CONTRO DELLA CESSIONE DEL QUINTO
  3. LA CESSIONE DEL QUINTO COSA E’ MEGLIO SAPERE
  4. LE ASSICURAZIONI OBBLIGATORIE DELLA CESSIONE DEL QUINTO
  5. L’ACCESSO DEL CLIENTE ALLA CESSIONE DEL QUINTO
  6. GLI ESCLUSI DALLA CESSIONE DEL QUINTO
  7. LE CASISTICHE DELLE CESSIONI DEL QUINTO
  8. IL CONTRATTO DELLA CESSIONE DEL QUINTO

1. COS’E’ LA CESSIONE DEL QUINTO

La cessione del quinto è un prestito personale concedibile solo a dipendenti a tempo indeterminato, garantito dal TFR e dal lavoro:

  • ha durata massima di dieci anni,
  • è possibile concedere fino al 20% dello stipendio netto mensile,
  • la restituzione avviene attraverso trattenuta diretta in busta paga per dodici mesi all’anno da parte del datore lavoro il quale versa le quote all’istituto che ha concesso il finanziamento.
  • gli autonomi non possono avere la cessione del quinto ad eccezione dei medici di base convenzionati con le singole ASL.

La Legge 180/50 e modifiche successive ne ha normato la concedibilità, dapprima ai dipendenti statali e pubblici e successivamente ai pensionati ed ai dipendenti di aziende private (Società di capitale (SPA e Srl) Sas, Snc e Scarl). Sono escluse le ditte individuali.

La cessione del quinto pertanto si affida ad un sistema di verifica che riguarda:

  • tipo di lavoro, dipendente a tempo indeterminato;
  • datore di lavoro, distingue se stato, ente pubblico, istituto pensionistico e ditta privata;
  • copertura assicurativa, se la società datrice di lavoro è accettata (capitale sociale versato, bilanci e numero dipendenti).

La Legge 180/50 prevede la possibilità della concessione di una seconda trattenuta in busta paga denominata delega o delegazione di pagamento o doppio quinto, è però facoltativa in quanto la concessione dipende esclusivamente dalla volontà del datore lavoro.

La cessione del quinto prevede la possibilità della concessione di un acconto entro pochi giorni dalla consegna della documentazione e del contratto letto e sottoscritto.

Caratteristiche preminenti della cessione del quinto:

  • finanziamento massimo fino a 99.000 euro;
  • anzianità di servizio sono finanziabili:
  • dipendenti pubblici e statali a tempo indeterminato con la prima busta paga:
  • pensionati alla consegna del documento definitivo e copia del primo versamento della pensione;
  • dipendenti privati con sei mesi di attività solo per grandi aziende e dipendenti pubblici per la cessione NO TFR;
  • dipendenti privati con anzianità e TFR accantonato: tanto più è elevato l’accantonamento e la valutazione del datore lavoro è positiva, tanto più alto sarà l’erogato al richiedente.
  • rinnovabile, la cessione e la delega del quinto sono rinnovabili per legge quando è trascorso il 40% della durata contrattuale e/o subito per cessioni e delega il cui contratto è di durata pari o inferiore a mesi 60 (5 anni) se si raddoppia la durata contrattuale e si salda il debito residuo.
  • durata massima concedibile in rapporto alla età del richiedente:
    • per il dipendente statale e pubblico la concessione della cessione del quinto non fa distinzione tra periodo in cui si lavora ed entrata in pensione,
    • per il dipendente privato invece fa testo l’età di entrata in pensione così come regolamentata dalla legge.

I costi che più incidono nella cessione del quinto sono:

  1. interessi passivi del Prestito valutati per TAN (Tasso Annuo Nominale) e TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale);
  2. competenze economiche riconosciute all’Istituto erogante e agli intermediari;
  3. costi di assicurazione Vita e Perdita Lavoro.

Le assicurazioni sono obbligatorie e assicurano il capitale:

  1. assicurazione vita e invalidità/inabilità;
  2. assicurazione perdita lavoro (Credit Protection): funziona a copertura del credito solo in caso di licenziamento da parte della ditta o per cassa integrazione e per chiusura della ditta, il rischio ed il costo assicurativo sono più elevati nel privato. Se il lavoratore si licenzia o da le dimissioni volontarie l’assicurazione non copre il rischio perdita lavoro e il lavoratore dovrà farsi carico della restituzione del residuo della cessione.

La Cessione del Quinto conviene per:

  1. il tasso di interesse è migliore che nel Prestito Personale;
  2. ha un rischio molto più contenuto in quanto è garantito dal TFR accumulato ed accumulando fino al termine del contratto;
  3. è concedibile anche alle persone che sono segnalate in centrale rischi, o che sono pignorate o protestate. Se il richiedente ha in corso il pignoramento dello stipendio ha diritto ad avere come cessione del quinto la differenza che rimane disponibile dal calcolo del 20% dello stipendio netto.

2. PRO E CONTRO DELLA CESSIONE DEL QUINTO

A favore:

  • firma singola non serve il Garante;
  • durata lunga, permette di ottenere il massimo erogabile;
  • rate trattenute direttamente in busta paga;
  • assicurazione, toglie qualsiasi preoccupazione per la copertura del capitale;
  • rinnovo, permette di ottenere nuova liquidità;
  • tasso di Interesse, particolarmente favorevole in particolare con contratti di lunga durata.

Meno favorevole:

  • tempi per arrivare alla erogazione: sono piuttosto lunghi, circa un mese, e non è confrontabile con il Prestito personale, pochi giorni;
  • tasso di interesse: sfavorevole per contratti di breve durata.

3. LA CESSIONE DEL QUINTO COSA E’ MEGLIO SAPERE

  • Nella cessione del quinto l’importo massimo del prestito non può essere superiore al 20% dello stipendio/pensione netto al mese moltiplicato per i mesi della durata del contratto.
  • La durata massima della cessione del quinto è di 120 mesi, è trattenuta in busta paga o dalla pensione per 12 mensilità anno.
  • Per la cessione di dipendente di ditta privata la durata deve coincidere con il pensionamento, non vale per i dipendenti pubblici e gli statali.
  • La legge da la possibilità di fare una seconda cessione del quinto o delega, la concessione è però nella facoltà decisionale del datore di lavoro.
  • Obbligo per legge della stipula della assicurazione vita e perdita lavoro (rischio quest’ultimo riconducibile solo ai dipendenti).
  • Sono le assicurazioni che stabiliscono i criteri di assunzione del rischio assicurativo per le pratiche in rapporto alla qualità del cliente, del lavoro e della ditta dove lavora.
  • L’assicurazione per il caso vita non ha titolo per rivalersi sul mutuatario.
  • L’assicurazione per il rischio lavoro – licenziamento o CIG –  ha rivalsa nei limiti del TFR (Trattamento di Fine Rapporto) maturato a quella data, se il mutuatario si licenzia non ha copertura assicurativa e sarà chiamato in causa per il pagamento della somma residua del TFR accumulato a quella data.
  • Possono avere la cessione del quinto già alla consegna della prima busta paga tutti coloro che sono dipendenti a tempo indeterminato: pubblici, statali per il massimo ottenibile.
  • Per i dipendenti privati invece funziona in rapporto al TFR accumulato, il tipo di Società (SpA, Srl, Sas, Snc, Coop.), al capitale sociale delle società, e al numero di dipendenti: con il minimo di 16 dipendenti.
  • Non sono ammessi alla cessione i dipendenti delle ditte individuali.
  • La legge ha determinato che le cessioni del quinto di durata superiore a 60 mesi siano rinnovabili quando sono trascorsi i 2/5 della durata, per durate fino a 60 mesi il rinnovo ante termine è realizzabile solo con il raddoppio della durata del contratto. Esempio: da 36 mesi a 72 mesi, da 60 mesi a 120 mesi.
  • Deve essere fornito il preventivo su carta intestata dell’Istituto che finanzia con in evidenza il TAN (Tasso Annuo Nominale) e il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale).
  • È buona norma confrontare più offerte a parità di rata e di durata. La differenza concreta si avrà in funzione della somma che è proposta in erogazione.
  • Il tasso di interesse è fisso per tutta la durata del contratto.

Documenti da presentare per valutare la fattibilità della Cessione/Delega e per la proposta del preventivo cessione del quinto ufficiale consegnato su carta intestata dell’Istituto finanziatore:

  • ultime due Busta Paga;
  • CU (ex CUD) Ultimo;
  • OBIS M per INPS;
  • se Cessioni in corso da rinnovare, copia del/dei contratti in corso;
  • carta di identità e codice fiscale – (permesso di soggiorno in regola per gli stranieri, se inoltre esiste il vecchio cartaceo allegare anche quello, serve a dimostrare l’anzianità dell’entrata in Italia);
  • copia del contratto di lavoro se assunzione recente;
  • per pensionati se Inps Obis M e ultimo CU, se di altro istituto dichiarazione istituto e ultimo CU;
  • per la rinegoziazione della Cessione copia del contratto in essere;
  • certificato di stipendio per dipendenti e quota cedibile per INPS o dichiarazione se di altro Istituto pensionistico;
  • codice IBAN su carta intestata della banca per il bonifico in conto della somma erogata, non serve se avviene per assegno circolare;
  • sottoscrizione del preventivo per accettazione e delle privacy.

Documenti da presentare per la richiesta della cessione del quinto:

  • firma del contratto: prima di firmare controllare che i dati del preventivo corrispondano. Ritirare una copia del contratto che si è firmato, dopo la firma, sarà utile per le verifiche che si rendessero necessarie.

La Cessione del Quinto per legge si può estinguere in anticipo, si deve pagare una penale, scritta in contratto, che è dell’1%.

4. LE ASSICURAZIONI OBBLIGATORIE DELLA CESSIONE DEL QUINTO

La cessione del quinto dello stipendio, e così anche la delega o seconda cessione, è coperta da assicurazione obbligatoria, vedi Legge 180/50 e successive modifiche, sia per il caso morte/inabilità che per la perdita lavoro.

La compagnia a suo giudizio insindacabile e soprattutto quando gli importi sono di rilievo e l’età del richiedente è avanzata, richiede il certificato medico che ne attesti il buon stato di salute.

Rischio Vita

È l’assicurazione temporanea caso morte che copre l’assicurato, con beneficiario l’Istituto che concede il finanziamento, in caso di perdita della vita o che subisca una invalidità permanente che gli impedisce di lavorare e quindi di pagare la rata.

L’assicurazione è a premio unico iniziale il cui costo varia in funzione a tre elementi di base dell’assicurato: età, sesso e durata del prestito concesso.

La valutazione per la copertura assicurativa è nelle mani della assicurazione e da questa dipende quindi la concessione della cessione del quinto dello stipendio.

Per il caso in discussione, al verificarsi dell’evento, l’assicurazione dà copertura completa e i famigliari/eredi del debitore sono liberati dagli oneri che ne potessero derivare.

Annotazione fiscale di rilievo: questa polizza è detraibile fiscalmente per il 19% del valore.

Rischio Perdita Lavoro o Credit Protection

È l’assicurazione che copre l’assicurato in caso di licenziamento o di chiusura dell’attività della ditta dove lavora con beneficiario l’Istituto che ha concesso il finanziamento.

Il costo della assicurazione rischio impiego varia in funzione alla probabilità statistica che una persona perda il lavoro e sarà contenuto o molto basso per il Dipendente Pubblico e/o Statale, elevata per il Dipendente Privato e in questo caso sarà maggiore il rischio per le piccole aziende. Ovviamente tale assicurazione non è prevista per i pensionati.

Procedura nel caso si verifichi l’evento negativo:

  • L’assicurazione salda il residuo del finanziamento all’Istituto finanziario al netto del TFR maturato, agli interessi fino alla fine contrattuale e alla quota assicurativa non utilizzata alla data del saldo.
  • L’utilità di questa Polizza assicurativa traspare in particolare sulla copertura che offre in caso di temporanea perdita lavoro, in quanto per questo periodo, fino a quando non trova un altro lavoro, la Compagnia di assicurazione paga le rate all’Istituto finanziario e non ha titolo alla rivalsa. Dovrebbe eventualmente restituire in caso di proprie dimissioni 3 rate.
  • Diventa così un valido aiuto in un periodo di crisi economica personale e di lavoro per il Dipendente in cerca di una ricollocazione in attività presso altra azienda pubblica o privata.

5. L’ACCESSO DEL CLIENTE ALLA CESSIONE DEL QUINTO

Dipendenti di aziende private

I Dipendenti di aziende private Spa, Srl, Snc, Sas e di SCARL con contratto di lavoro a tempo indeterminato possono accedere alla cessione del quinto e/o alla delega o secondo quinto nella misura del 20% dello stipendio al netto delle ritenute di legge.

  • La rata massima della cessione del quinto è quindi del 20% dello stipendio netto.
  • La rata massima della delega è di un ulteriore 20%. Se l’azienda accetta di concederla.
  • La durata massima è di dieci anni.

Il massimo che il dipendente può ottenere è in funzione del TFR accantonato e della valutazione per la assumibilità del rischio della Azienda: viene assegnato un coefficiente in rapporto alla qualità e viene usato da moltiplicare per il TFR accumulato (Capitale sociale, Bilanci andamento azienda, numero dei dipendenti).

Esempio di un dipendente assunto il 1/4/2008 che ha uno stipendio netto di 1500, coefficiente di valutazione della Azienda pari a 4, e TFR accantonato di  11.500 euro.

  • Stipendio  € 1500 x 20% = € 300 rata x durata massima 120 = € 36.000 Montante massimo.
  • Tfr 11.500 x coeff. 4 = € 46.000 valutazione del massimo assumibile.

Si ottiene così:

  • massimo assumibile €  46.000
  • montante massimo richiedibile €  36.000

Di conseguenza si avvisa il cliente che l’operazione è fattibile comunicando inoltre il preventivo migliore.

Si segue la stessa procedura per la delega o secondo quinto.

La cessione no TFR per neo assunti di aziende private in assenza di TFR è sospesa fino a data da destinare.

Dipendenti pubblici

I dipendenti pubblici con contratto di lavoro a tempo indeterminato possono accedere alla cessione del quinto e/o alla delega o secondo Quinto nella misura del 20% dello stipendio al netto delle ritenute di legge.

I Dipendenti Pubblici sono compresi:

  • enti Locali quali regioni, provincie, comuni;
  • aziende ospedaliere e convenzionati;
  • comunità montane, consorzi pubblici;
  • aziende municipalizzate, ecc.

Specifiche:

  • la rata massima della cessione del quinto è quindi del 20% dello stipendio netto;
  • la rata massima della delega è di un ulteriore 20%, se l’amministrazione accetta di concederla;
  • la durata massima è di dieci anni.

A differenza dei dipendenti privati per i dipendenti pubblici è possibile ottenere il massimo subito al ricevimento della prima busta paga sia per la cessione che per la delega (serve autorizzazione della amministrazione).

Dipendenti statali

La cessione del quinto per dipendenti statali comprende tutti i dipendenti dello stato, dei singoli ministeri, i quali possono accedere alla cessione del quinto e/o alla delega nella misura massima del 40% dello stipendio al netto delle ritenute di legge.

Al momento alcune amministrazioni hanno posto un veto temporaneo alla concessione della delega per:

  • dipendenti del Ministero degli Interni;
  • agenzie del Demanio,
  • agenzie del Territorio.

Per tutti gli altri possono avere con la prima busta paga sia la cessione che la delega.

Pensionati

Quando si parla di cessione del quinto ai pensionati si parla di una categoria che ha una linea preferenziale che potrebbe essere paragonata a quella dei dipendenti statali.

Facilitazione massima e massima velocizzazione delle operazioni.

  • La quota cedibile della pensione, rilasciata dall’Istituto pensionistico di appartenenza, per il finanziamento della cessione del quinto deve lasciare nella disponibilità del pensionato esattamente il minimo vitale che è di € 502,39 (Circolare Inps n. 1 del 9/1/2015).
  • La rata è trattenuta mensilmente dall’Istituto pensionistico.
  • Non vi è l’obbligo di motivare la richiesta.
  • Sono ammissibili solo le pensioni di anzianità, di vecchiaia e le pensioni reversibili.
  • Sono sommabili la pensione di vecchiaia + la reversibile se l’Istituto è lo stesso erogante delle due pensioni.

Non sono assumibili le pensioni:

  • pignoramento in corso;
  • di cui siano indicati più intestatari;
  • assegno sociale, invalidità e inabilità.

Specifiche:

  • durata massima 120 mesi;
  • età limite della cessione a pensionati 90 anni, attenzione però ai costi di assicurazione.

6. GLI ESCLUSI DALLA CESSIONE DEL QUINTO

Sono esclusi dalla cessione del quinto:

  • i lavoratori Autonomi;
  • i dipendenti di aziende private in prossimità della pensione;
  • i dipendenti di ditte individuali;
  • i dipendenti di aziende e società con bilanci in perdita o pignorati;
  • i pensionati con la sola pensione di invalidità;
  • i pensionati con la sola pensione di inabilità;
  • i pensionati con pensione di reversibilità suddivisa tra più Eredi.

NOTA

I Medici Convenzionati con le ASL di tutto il territorio nazionale pur essendo Autonomi possono Cedere fino al doppio quinto del loro compenso contrattualizzato con l’ASL.

7. LE CASISTICHE DELLE CESSIONI DEL QUINTO

I tempi della cessione del quinto sono riferiti a momenti operativi particolari e legati al bisogno economico.

La prima volta che si chiede la cessione del quinto segue l’analisi normale relativa alla verifica della azienda, e del richiedente. La ricerca dell’Istituto bancario e/o della Finanziaria e della assicurazione. La fattibilità, l’accettazione del preventivo, il certificato di stipendio, la firma del contratto, la notifica alla azienda e alla fine l’erogazione. È un iter collaudato che segue tempi tecnici che si riproducono con continuità.

Succede in molti casi che in un primo tempo si chieda una cessione del quinto parziale del proprio stipendio, ad esempio il quinto corrisponde a 220 euro e si è fatta la cessione per 85 euro durata 72 mesi per acquistare dei mobili per la casa e ora magari serve acquistare un’auto usata urgentemente. Attraverso il certificato di stipendio nuovo vediamo che i dati della cessione sono confermati e così possiamo procedere con la nuova cessione del quinto relativamente alla cifra che esce a differenza, nel caso €(220-85) = € 135. Abbiamo quindi a disposizione € 135 per integrare la cessione in atto. In busta paga avrà due rate che assieme equivalgono alla esatta rata della cessione del quinto dello stipendio € 220. Lo scoglio da superare è far accettare al datore lavoro privato di trattenere una doppia rata con due bonifici da fare. Per i pensionati invece l’INPS non ammette due trattenute.

Al bisogno di liquidità si chiede di rinnovare/rinegoziare la cessione in corso. La Legge fissa le regole in modo preciso e definito. Pertanto è possibile rinegoziare la cessione quando è trascorso il 40% della durata contrattuale. Si può derogare solo per durate delle cessioni fino a mesi 60 solo se con il rinnovo della cessione si raddoppia la durata (36 a 72 mesi, 48 a 96 mesi, 60 a 120 mesi). L’ulteriore nuova normativa fissata nella legge 141/10 prevede che per rinegoziare una cessione in corso si deve procedere alla definitiva estinzione della cessione in corso in base al residuo che viene comunicato dalla Finanziaria. A tale somma devono essere stati tolti gli interessi non ancora maturati, la parte relativa alle assicurazioni che non è stata utilizzata e fino al 40% delle commissioni caricate in contratto.

Il vantaggio che si ha con questa operazione è di allungare la durata, mantenendo la stessa rata, e ricavare la liquidità necessaria al proprio bisogno.

La delega o secondo quinto rappresenta la possibilità di avere un ulteriore prestito su busta paga di un ulteriore 20%. È importante avere questa possibilità, è di aiuto per le difficoltà che si possono incontrare per avere un prestito personale. L’ostacolo da superare è la accettazione e la successiva autorizzazione della azienda o della amministrazione da cui si dipende.

NOTA

Fino ad oggi non ci sono stati ostacoli opposti dalle Amministrazioni Pubbliche e Statali, mentre invece sono pochissime le Aziende private che accettano la Delega del Quinto.

8. IL CONTRATTO DELLA CESSIONE DEL QUINTO

La legge prevede che il Contratto contenga in chiaro i seguenti elementi:

  • la durata della cessione del quinto;
  • l’importo della rata;
  • l’ammontare del finanziamento totale;
  • la cifra erogata;
  • il TAN, Tasso di Interesse Nominale;
  • il tasso di mora praticato per ritardo nel pagamento della rata;
  • i costi bancari e di intermediazione;
  • i costi delle assicurazioni per il caso vita e per perdita lavoro;
  • il TAEG, il tasso che comprende tutti i costi del finanziamento;
  • eventuali ulteriori garanzie che fossero richieste;
  • piano di ammortamento.

Il contratto deve essere accompagnato da:

  • ultima busta paga o cedolino della pensione;
  • certificato di stipendio prodotto dalla propria Azienda o istituto che riporta;
    • data assunzione a tempo indeterminato,
    • la retribuzione mese e anno lorda e netta,
    • le trattenute mensili,
    • il TFR accumulato alla data del …./…./…….,
  • eventuali cessioni e/o pignoramenti in corso trattenuti dalla busta paga;
  • delega del lavoratore a favore della ditta in cui la autorizza a prelevare dalla busta paga la rata come da contratto con la società che ha concesso il finanziamento;
  • benestare della azienda o dell’istituto come terzo datore di ipoteca che si impegna a versare le rate trattenute dalla busta paga con cadenza prefissata. È la società finanziaria o la banca che lo richiede direttamente attraverso la notifica del Tribunale del contratto.

NOTA

Il contratto va controllato con attenzione prima della firma e confrontato con il preventivo per verificare se tutto corrisponde.

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